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lunedì 3 dicembre 2012


A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA

I lavoratori dell’ ITI F. Giordani si oppongono a che il trasferimento del Liceo Caro presso la sede dell’istituto, proposto nelle riunioni d’ambito tenutesi nei mesi scorsi presso l’Assessorato della Provincia di Napoli, sia messo in atto. Tale proposta non tiene conto che l’ITI Giordani ha rappresentato e rappresenta ancora oggi una ricchezza formativa di prestigio per il territorio, in quanto polo di alta specializzazione per la Chimica e l’Informatica da più di un trentennio. In questi anni l’istituto ha garantito l’erogazione di un servizio di qualità sul territorio flegreo, rappresentando un riferimento per la sua connotazione culturale, educativa e sociale che lo ha visto, tra l’altro, presidio di democrazia e di legalità.
La proposta formativa del nostro istituto risulta coerente con le prospettive di sviluppo economico del territorio, così come indicato nelle linee guida regionali per l’organizzazione della rete scolastica. Infatti, un territorio come quello flegreo, sviluppatosi nel passato su un tessuto sociale di estrazione operaia deve avere, come prospettiva futura di sviluppo economico, il settore del terziario avanzato. Le specializzazioni di Chimica e di Informatica dell’ ITI F. Giordani garantiscono e supportano tale orientamento in coerenza con l’auspicato sviluppo industriale e tecnologico della nostra regione. Una azione didattica operativa capace di formare tecnici realmente qualificati ha bisogno di adeguati spazi-laboratorio e di risorse  tecniche da cui non si può prescindere e che hanno nel tempo arricchito la nostra struttura. Didattica che sarebbe compromessa qualora il Liceo Caro fosse costretto a coesistere nello stesso edificio.
Tale situazione di convivenza, infatti, determinerebbe il rischio di turnazioni, di affollamento in spazi non più adeguati con evidenti ricadute negative sulla qualità didattica sia del Caro che del Giordani. Per non parlare delle difficoltà nell’utilizzo di aree comuni adibite a progetti e ad attività aggiuntive.
Quali sono le logiche che penalizzano un istituto come il nostro? Un istituto non sottodimensionato, che ha finora erogato un servizio di alta qualità nell’ambito di strutture realizzate e progettate in linea con le esigenze specifiche dell’istruzione tecnica.
Al riguardo di queste scelte politiche, potrebbe sorgere il legittimo dubbio che tale decisione sia dettata da logiche esclusivamente particolaristiche e di potere, piuttosto che da una reale esigenza formativa reclamata dal territorio.

Pertanto, i lavoratori, i genitori e gli studenti del Giordani si opporranno con tutti i mezzi a disposizione ad orientamenti che impongano soluzioni estranee alle finalità dell’istruzione pubblica e del bene collettivo.