A DIFESA DELLA SCUOLA
PUBBLICA
I
lavoratori dell’ ITI F. Giordani si oppongono a che il trasferimento del Liceo
Caro presso la sede dell’istituto, proposto nelle riunioni d’ambito tenutesi
nei mesi scorsi presso l’Assessorato della Provincia di Napoli, sia messo in
atto. Tale proposta non tiene conto che l’ITI Giordani ha rappresentato e
rappresenta ancora oggi una ricchezza formativa di prestigio per il territorio,
in quanto polo di alta specializzazione per la Chimica e l’Informatica da più
di un trentennio. In questi anni l’istituto ha garantito l’erogazione di un
servizio di qualità sul territorio flegreo, rappresentando un riferimento per
la sua connotazione culturale, educativa e sociale che lo ha visto, tra
l’altro, presidio di democrazia e di legalità.
La proposta formativa del nostro istituto risulta
coerente con le prospettive di sviluppo economico del territorio, così come
indicato nelle linee guida regionali per l’organizzazione della rete
scolastica. Infatti, un territorio come quello flegreo, sviluppatosi nel
passato su un tessuto sociale di estrazione operaia deve avere, come
prospettiva futura di sviluppo economico, il settore del terziario avanzato. Le
specializzazioni di Chimica e di Informatica dell’ ITI F. Giordani garantiscono
e supportano tale orientamento in coerenza con l’auspicato sviluppo industriale
e tecnologico della nostra regione. Una azione didattica operativa capace di
formare tecnici realmente qualificati ha bisogno di adeguati spazi-laboratorio
e di risorse tecniche da cui non si può
prescindere e che hanno nel tempo arricchito la nostra struttura. Didattica che
sarebbe compromessa qualora il Liceo Caro fosse costretto a coesistere nello
stesso edificio.
Tale situazione di convivenza, infatti,
determinerebbe il rischio di turnazioni, di affollamento in spazi non più
adeguati con evidenti ricadute negative sulla qualità didattica sia del Caro
che del Giordani. Per non parlare delle difficoltà nell’utilizzo di aree comuni
adibite a progetti e ad attività aggiuntive.
Quali sono le logiche che penalizzano un istituto
come il nostro? Un istituto non sottodimensionato, che ha finora erogato un
servizio di alta qualità nell’ambito di strutture realizzate e progettate in
linea con le esigenze specifiche dell’istruzione tecnica.
Al riguardo di queste scelte politiche, potrebbe
sorgere il legittimo dubbio che tale decisione sia dettata da logiche
esclusivamente particolaristiche e di potere, piuttosto che da una reale
esigenza formativa reclamata dal territorio.
Pertanto, i lavoratori, i genitori e gli studenti del
Giordani si opporranno con tutti i mezzi a disposizione ad orientamenti che
impongano soluzioni estranee alle finalità dell’istruzione pubblica e del bene
collettivo.