LETTERA AL MATTINO pubblicata il 06/12/12
In difesa della scuola pubblica
Ada Tramontano DOCENTE DELL' ITI "F. GIORDANI"
Caro Direttore, i lavoratori dell' ITI F. Giordani si
oppongono a che il trasferimento del Liceo Caro presso la sede dell'istituto, proposto
nelle riunioni d'ambito tenutesi nei mesi scorsi presso l'Assessorato della
Provincia di Napoli, sia messo in atto. Tale proposta non tiene conto che
l' ITI, Giordani ha rappresentato e rappresenta ancora oggi una ricchezza
formativa di prestigio per il territorio, in quanto polo di alta
specializzazione per la Chimica e l'Informatica da più di un tentennio. In questi anni l'istituto ha garantito
l'erogazione di un servizio di qualità sul territorio flegreo, rappresentando
un riferimento per la sua connotazione culturale, educativa e sociale che lo ha
visto, tra l'altro, presidio di democrazia e di legalità. La proposta formativa
del nostro istituto risulta coerente con le prospettive di sviluppo economico
del territorio, così come indicato nelle
linee guida regionali per l'organizzazione della rete scolastica.
Infatti, un territorio come quello flegreo, sviluppatosi nel passato su un tessuto
sociale di estrazione operaia deve avere, come
prospettiva futura di sviluppo economico, il settore del terziario
avarzato. Ie specializzazioni dri Chimica e di Informatica dell' ITI F.
Giordani garantiscono e supportano tale orientamento in coerenza con l'auspicato sviluppo industriale
e tecnologico della nostra regione. Una azione didattica operativa capace di formare
tecnici realmente qualificati ha bisogno di adeguati spazi labo-ratorio e di
risorse tecniche da cui non si può prescindere e che hanno nel tempo arricchito
la nostra struttura didattica che sarebbe compromessa qualora il Liceo Caro
fosse costretto a coesistere nello stesso edificio. Tale situazione di convivenza, infatti,
determinerebbe il rischio di turnazioni, di affollamento in spazi non più
adeguati con evidenti ricadute negative sulla qualità didattica sia del Caro
che del Giordani. Per non parlare delle difficoltà nell'utilizzo di aree comuni
adibite a
progetti e ad attività aggiuntive. Quali sono le logiche che
penalizzano un istituto come il nostro? Un istituto non sottodimensionato, che
ha finora erogato un servizio di alta qualità nell'ambito di strutture realizzate
e progettate in linea con le esigenze specifiche dell'istruzione tecnica. Al
riguardo di queste scelte politiche, potrebbe sorgere il legittimo dubbio che
tale decisione
sia dettata da logiche esclusivamente particolaristiche e di
potere, piuttosto che da una reale esigenza formativa reclamata dal territorio.
Pertanto, i lavoratori, i genitori e gli studenti del Giordani
si opporranno con tutti i
mezzi a disposizione a orientamenti che impongano soluzioni
estranee alle finalità dell'istruzione pubblica e del bene collettivo.
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